QUADRI

 
 
 

Amedeo Bocchi è nato a Parma il 24 agosto 1883. È morto a Roma il 16 dicembre del 1976 alla bella età di 93 anni.

Intrapresi gli studi per diventare pittore, su consiglio del suo maestro Barilli si trasferisce a Roma dove trascorrerà il resto della sua vita. Dal 1915 abiterà in una villa messa a disposizione sua e di altri artisti dal magnate alsaziano Alfred Wilhelm Strohl.

Questo non toglie al fatto che Bocchi si consideri, e sostanzialmente sia, un pittore parmigiano; e proprio a lui la Cassa di Risparmio di Parma affida l’affrescatura della sala del Consiglio. Parma continua a considerarlo un suo artista, e nel 1999 gli dedica un museo intitolato al suo nome, dove sono esposti moltissimi dei suoi quadri.

Nel 2007 l’Università di Parma gli ha dedicato una mostra complessiva dal titolo La luce della bellezza e della vita vera.

Il suo modo di dipingere si avvale soprattutto della luce e quindi del colore e guarda con vivo interesse al gruppo della Secessione Romana, senza tuttavia farne parte. Molti artisti a lui contemporanei sembrano influenzarne il modo di dipingere, a partire da Klimt, che Bocchi ammirava particolarmente, ma anche Matisse, Renoir e artisti romani, per arrivare fino a Guttuso. Anche le scuole prevalenti in quel periodo ne hanno influenzato il modo di dipingere: il divisionismo, il simbolismo, il liberty etc. senza che tuttavia l’artista abbia aderito ad esse in modo completo.

Gli oggetti delle sue pitture sono in particolare ritratti di famiglia, soprattutto le “sue” donne, che ne sono state anche le sue modelle, ritratti espressi con grande affetto.

Nel corso della sua vita conquistò diversi riconoscimenti, dall’ammissione alla biennale di Venezia nel 1910 alla medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1912 per il dipinto Le tre Marie.

Nella sua vita sono ricorrenti anche gravi lutti: la morte della sua prima moglie, Rita, nel 1909, l’anno successivo alla nascita della figlia Bianca; la morte della seconda moglie, Niccolina nel 1923; e in fine, la morte dell’adorata figlia nel 1934, a soli 26 anni.

Le sue opere sono in gran parte esposte a Parma, al museo che si intitola a suo nome, ma anche nella Galleria Nazionale e presso la sede della Cassa di risparmio di Parma. Altre sedi dove si trovano suoi quadri sono Piacenza, la Galleria d’arte Moderna Ricci Oddi (che Bocchi conosceva personalmente e dove gli avevano offerto la carica di presidente) e poi Roma in diverse sedi.

 

AMEDEO BOCCHI