QUADRI

 
 
 

Nasce a Roma il 1852 da una famiglia povera. Il suo talento artistico lo metta a contatto con importanti pittori napoletani dell’epoca che gli fanno scuola. Diventa amico di Gemito, con quale condivide una vita difficile. Dal 1870 fino al 1879 viaggi per l’Europa: Venezia, Parigi, Londra. Fu stimolato e aiutato da J. Sargent, che ne fa anche un bel ritratto. Ritorna a Napoli dove è afflitto da una grave depressione psicologica. Dal 1883 si insedia a Roma, dove riscuote un notevole successo. Nel 1929 viene accolto nell’Accademia d’Italia. Muore a Roma nel 1930.

La sua pittura è sostanzialmente naturalista. All’inizio della carriera, gli oggetti della sua pittura sono personaggi della vita di Napoli, come anche luoghi. Luce e colori danno risalto alle sue opere. Del periodo londinese sono soprattutto ritratti di personaggi. Infine, nel suo soggiorno romano la maniera pittorica si fa più agitata e focosa, con vivi sprazzi di luce, effetti calcolati, colori violenti, spesso deposti sulla tela in grumi e accese colate. Come suo capolavoro di questo periodo viene spesso citato il Ritratto della signora Pantaleoni (1894). Ulteriori sue ricerche (con l’inserimento di pezzi di vetro, stoffe e altri materiali sul quadro) confermano come egli sentisse la profonda crisi del naturalismo, pur non riuscendo a superarlo.

 

ANTONIO MANCINI