QUADRI

 
 
 

UMBERTO LOSI (Cinello)

Nasce a Piacenza nel 1928 e muore, sempre a Piacenza nel 1982.

È allievo del pittore Alfredo Soressi e quindi si iscrive all’Accademia delle belle arti di Bologna.

Negli anni Sessanta e Settanta, assieme ad altri pittori piacentini (Foppiani, Spazzali, Armodio, Berté), crea la scuola del Fantastico di Piacenza.

Suoi quadri sono stati esposti in numerose mostre, in Italia e all’estero, ottenendo un successo sempre maggiore.

La pittura di Cinello, o meglio la sua poesia, è caratterizzata soprattutto da espressioni di tipo fiabesco: appunto, la fantasia. L’immagine più ricorrente è quella di Arlecchino, che lo vediamo immobile, inespressivo ma in diversi atteggiamenti e posture: seduto in trono, con la chitarra, etc. Ricorrenti sono anche la immagini di città, Piacenza, Venezia, città su barca o città del mondo, come esprimono i quadri che fanno riferimento all’Odissea. E poi immagini fantastiche di madonne, regine, madri con bambini e fanciulle in varie posture, in bicicletta, nude sopra la città, etc.

La forma dei suoi quadri esclude la prospettiva. L’espressione dei volti è praticamente assente. Quello che ci viene comunicato è riservato al disegno delle forme e soprattutto al colore che le ravviva.

 

CINELLO