QUADRI

 
 
 

Diego Velazquez nasce a Siviglia qualche giorno prima del 5 giugno del 1599. La sua vita si svolge soprattutto fra Siviglia e Madrid, con due viaggi in Italia.

A Siviglia, Velazquez inizia come apprendista nella bottega del pittore Francisco Pacheco, che diventa suo maestro e suo suocero, in quanto  ne sposa la figlia.

Le opere del periodo sivigliano, che datano dal 1618 al 1622, sono soprattutto di genere e in parte di carattere religioso. Già in questo periodo emerge la sua straordinaria capacità di fare ritratti. I personaggi che popolano i suoi quadri sono vitali.

Nel 1622 Velazquez si trasferisce a Madrid, dove ben presto viene assunto come pittore di corte. Il re Felipe IV ne apprezza moltissimo i dipinti e in breve tempo re e pittore diventano amici. Diego sarà l’unico pittore che potrà fare ritratti al suo re. Di ritratti di Felipe IV se ne conteranno una quarantina.

Nel suo ruolo di pittore di corte, Diego farà ritratti di personaggi,  in varie posture, sia della famiglia della casa reale che di funzionari di alto lignaggio.

Il suo rapporto con l’arte e la pittura italiana lo indurrà a compiere due viaggi di studio nel nostro paese.

Il primo, dal 1629 al 1631, dove approfondisce la pittura caravaggesca. Il secondo dal 1649 al 1651. In questa seconda occasione vengono dipinti alcuni dei suoi capolavori, fra i quali La Venere alla specchio (attorno al 1649), in cui Velazquez si cimenta per la prima volta con un nudo femminile e il Ritratto di papa Innocenzo X (1650) che ci pone davanti alla espressione di un uomo che visse crudelmente i compiti del suo uffizio.

In questo soggiorno romano, sulla base di documenti riscontrati recentemente, si viene a sapere che Velazquez ha una relazione dalla quale nasce un figlio che purtroppo muore in tenera età. Non si sa nulla della donna. Si presume che ella sia rappresentata in uno dei quattro o cinque ritratti femminili da lui dipinti in quel periodo

Tornato in Spagna, viene insignito delle più alte onorificenze, e dipinge, negli ultimi anni della sua vita il suo quadro capolavoro, Las meninas, del 1656.

Il 6 agosto 1660 muore a Madrid, fra gli alti onori della Corte.

I rapporti di Velazquez con suoi pittori contemporanei sono numerosi e in gran parte a ispirare la sua pittura sono pittori italiani, fra i quali, in primis, il Caravaggio, che influenza soprattutto i quadri del primo periodo, quello sivigliano. A Madrid, Velazquez viene influenzato da Rubens, e successivamente nei due viaggi in Italia, le sue fonti di ispirazione sono stati soprattutto i pittori veneziani, soprattutto Tiziano.

La sua pittura è stata poi fonte di ispirazione per gli impressionisti francesi, e Manet lo definì senza mezzi termini “Il pittore dei pittori”.

 

DIEGO VELAZQUEZ