Dedico questa piccola pubblicazione alla mia città, Piacenza. Una documentazione di «segni» spontanei tracciati con amore, con gioia. Ogni città, ogni paese, ogni casa ha, avrà la sua fallo grafia.

Questi segni sono colorati, sono frammenti, sono macchine volanti, sono segni zodiacali, sono miracoli d’amore, sono corretti con grappa, sono teneri, sono con dedica, sono duri, sono tristi, sono frecce, sono fiori d’arancio, sono libertà, sono bianchi, sono ostacoli, sono incazzati, sono il codice d’Arunta, sono arenati, sono nuvole d’oro, sono sinceri, sono funghi atomici, sono in cinemascope, sono a spina, sono fedeltà, sono in fondo al mare, sono seme, sono doppi, sono indifferenti, sono sapienti, sono su di giri, sono tra il 103 e il 107, sono alberi, sono u.r.u., sono vento di mare, sono fra gli angeli, sono da sempre, sono segni d’allarme.

Questo documento è stato colto il giorno 12 aprile 1982 nel centro storico di Piacenza, così, per divertimento e per trascorrere un pomeriggio in visita a un muro «aperto» ad una piccola grande lettura.

 

Fallografia

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