quadri

 
 
 

Nasce nel 1846 a Firenze, in una famiglia borghese (il padre era un pittore). Dopo un’origine artistica influenzata dall’attività paterna e da altri pittori dell’epoca, nel 1868 frequenta il caffè Michelangiolo e viene a contato con Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e altri macchiaioli. La sua attività si esprime soprattutto nella descrizioni di paesaggi della Maremma e dell’area di San Giminiano.

Negli anni successivi partecipa a diverse esposizioni, a Firenze, ma soprattutto a Parigi (1875), Londra (1883, Venezia (1887) nelle quali viene valorizzato e riceve numerosi premi.

All’inizio degli anni Novanta la sua salute declina, soprattutto a livello mentale con episodi depressivi che lo portano in un’occasione a tentare il suicidio, e si risolvono col ricovero nell’Ospedale Psichiatrico di San Niccolò a Siena.

Negli ultimi anni della sua vita si stabilisce a Montemiccioli, partecipa alla festa dei Fiori a Firenze  e successivamente all’esposizione Belle Arti di Firenze.

Col movimento macchiaiolo condivide soprattutto i temi dei suoi quadri nei quali dipinge paesaggi, scene agresti, scene pastorali e scene di semplice vita quotidiana. Le atmosfere dei suoi dipinti sono quiete e intimiste, ricche di sentimento e poesia.

Muore a Firenze nel 1906.

 

NICCOLÒ CANNICCI