Archivio di febbraio 2009

IL LAMENTO DEL PREPUZIO, di Shalom Auslander

mercoledì 11 febbraio 2009

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Libro satirico sulle numerose e minuziose regole alla base dei comportamenti nella vita secondo la religione ebraica in comunità rigidamente ortodosse.

Auslander  è nato e cresciuto in un quartiere di New York, Monsey, abitato in grande maggioranza da ebrei. La sua infanzia viene impostata fin dai primissimi anni dai genitori, e successivamente dalla scuola, al timore di Dio: di un Dio che esercita sull’uomo un potere fatto principalmente di divieti, e che verso l’uomo non dimostra alcuna amicizia, ma è pronto a punire ogni infrazione alla sua legge. Il piccolo Shalom si crea così un’immagine del Padre Eterno, come di un essere autoritario, orgoglioso e con caratteristiche e difetti tipici degli uomini di potere: capriccioso, dispettoso, quasi in permanente conflitto con chi cerca una realizzazione personale al di fuori del suo dominio.

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CENTO CHIODI, di Ermanno Olmi (2007)

martedì 10 febbraio 2009

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Nella biblioteca di un’università (Bologna) il custode scopre che decine e decine di libri sono stati tolti dalla scaffalatura, aperti e inchiodati al suolo, come crocifissi. Tutto questo suscita grande scalpore, se ne occupa la polizia, e viene incolpato un professore di filosofia della religione (Raz Degan), giovane, amato e seguito dagli studenti e, nella circostanza, scomparso.

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IL SIGNORE DELLE MOSCHE, di William Golding

lunedì 9 febbraio 2009

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Un gruppo di bambini si ritrova su un’isola deserta dl Pacifico a seguito di un grave incidente aereo nel corso di una guerra planetaria. Si sono salvati solo bambini: da piccolissimi (3-4 anni) a più grandicelli, 10-12 anni. Sono numerosi e fra essi emerge fin dall’inizio quello che sarà uno dei protagonisti: Ralph. È un dodicenne che dimostra un certo carattere e ambizione e che, proprio per questo,verrà riconosciuto come capo della piccola comunità. Assieme a Ralph, un altro protagonista della vicenda sarà Piggy, un quasi coetaneo di Ralph, estremamente miope, malaticcio e molto grasso, intelligente e capace di riflettere sugli eventi per cercare soluzioni. Il terzo protagonista, nell’ambito della piccola comunità, è Jack, anch’egli dodicenne, anch’egli dotato di carattere e di ambizione, capo di un coro di bambini organizzati in modo un po’ militare. Ha un carattere irascibile, con tendenza a comandare soprattutto sui più deboli, e mostra fin dall’inizio una forma di antipatia per Ralph che evidentemente vorrebbe sostituire nel ruolo di capo.

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L’ARMATA PERDUTA, di Valerio Massimo Manfredi

venerdì 6 febbraio 2009

 

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Il libro non è altro che una parafrasi, un po’ romanzata, dell’Anabasi di Senofonte. Si tratta quindi del racconto delle avventure-disavventure dell’esercito di mercenari greci, detto dei Diecimila (in realtà quasi tredicimila), arruolati in appoggio a Ciro e alla sua impresa in terra di Persia per rovesciare il fratello Artaserse II dal trono e prenderne il posto.

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DESERTO, di Jean-Marie Le Clézio

giovedì 5 febbraio 2009

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Il libro comincia con una grande migrazione. Un popolo, i nomadi del deserto, gli uomini blu, i Sahrawi, provenienti da ogni parte, in lunghe carovane composte da uomini, donne bambini, al seguito di guide coraggiose, camminando per giorni, mesi, calpestando la sabbia sulle dune, bruciati dal sole implacabile, intirizziti dal freddo della notte, arrivano nella valle Saguiet El Hamra. Siamo nel 1910. Eserciti europei, francesi, hanno deciso di sottomettere l’Africa settentrionale. I popoli liberi non ne vogliono sapere, ma non hanno la forza di ribellarsi. Non hanno altra scelta che scappare. Anche i guerrieri, gli uomini valorosi ai quali è affidata la difesa del loro popolo, non hanno più possibilità. Le loro armi sono vecchie carabine, o le solite lance. Nulla da fare contro eserciti ben armati, disciplinati, comandati da professionisti della guerra. Nella valle di Saguiet El Hamra, circondata da alte montagne, c’è un terreno che potrebbe essere coltivabile, ci sono pozzi d’acqua; c’è una grande città, Smara; ci si può difendere dall’ardore del sole del giorno al riparo della grandi tende, e dall’intirizzimento della notte accendendo fuochi. Gli accampamenti attorno alla città crescono di numero. Ci si concentra in quella valle. Lì, nella città vive il grande Sceicco Ma El Ainin, colui che l’ha fondata,  e che da tutti è considerata una guida spirituale e materiale. E vivono i suoi figli, Saadbu e Larhdaf, ma soprattutto Ahmed ed Dehiba, colui che presto sarà il vero re del popolo del deserto.

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