Archivio di novembre 2012

SPARTACUS (Stanley Kubrick, 1960)

venerdì 30 novembre 2012

Kubrick prosegue la sua grande carrellata fra i generi più battuti del cinema. Dopo un film noir come potrebbe essere definito Rapina a mano armata, e un film di guerra, come si potrebbe definire Orizzonti di Gloria, questo lo si potrebbe definire un film storico, incentrato sull’antica Roma, e in particolare su un evento drammatico che ne ha scosso la repubblica e ha contribuito a provocarne la caduta per dar vita all’Impero: la rivolta degli schiavi guidati da Spartaco. Naturalmente, mentre Orizzonti di gloria è stato girato in bianco e nero, in modo da rendere le immagini più aderenti alla cupa atmosfera della guerra, Spartacus è stato girato a colori, come si conviene alle immagini di un film storico che vuole ricostruire un ambiente ricco di suggestioni come quello della Roma antica. È forse il film più lungo di Kubrick, seguito a ruota da Barry Lyndon.

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CANNE AL VENTO (Grazia Deledda, 1913)

mercoledì 28 novembre 2012

Il racconto ci trasporta in terra sarda, in provincia di Nuoro, nel paese di Galte, all’inizio del secolo. I Pintor sono dei nobili decaduti. Gran parte della loro ricchezza è andata scialacquata. Sono rimaste tre sorelle, Ester, Ruth e Noemi la cui unica proprietà è rappresentata da un piccolo podere, che produce soprattutto mandorle e pesche, ed è accudito da un vecchio servitore-contadino, Efix. Nel passato la famiglia era dominata dal padre, don Zame, persona orgogliosa della propria nobiltà, gelosissimo dell’onore delle figlie, per le quali prevedeva matrimoni solo con gente del proprio rango, e che per questo teneva prigioniere in casa dove accudivano ai lavori domestici.

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COME PRIMA, MEGLIO DI PRIMA, di Luigi Pirandello

sabato 24 novembre 2012

La commedia è stata scritta nel 1919 e trova spunto in due novelle di Novelle per un anno: Vexilla regis… del 1897 nella raccolta “Il viaggio” e La veglia del 1904 nella raccolta “Il silenzio”. La prima rappresentazione avvenne a Napoli, al Teatro Sannazzaro il 14 febbraio 1920 dalla Compagnia di Gemma D’Amora, ma Pirandello giudicò insufficiente la qualità della messa in scena e la rinnegò. La prima ufficiale avvenne a Venezia, al Teatro Goldoni il 24 marzo 1920 con la Compagnia Ferrero-Celli-Paoli. La protagonista Fulvia Gelli era interpretata da Maria Letizia Celli. Gli altri due coprotagonisti, Silvio Gelli e Marco Mauri erano rispettivamente interpretati da Marcello Giorda e Ernesto Ferrero.

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ORIZZONTI DI GLORIA (Stanley Kubrick, 1957)

mercoledì 21 novembre 2012

È il primo grande capolavoro di Kubrick. Dopo questo, tutti i suoi film, secondo me, possono essere classificati fra i capolavori. È in bianco e nero. L’argomento ci porta nella Francia del 1916, in piena Grande Guerra. Gli eserciti francese e tedesco si affrontano nello loro trincee stante una immobilità del fronte che ha caratterizzato quasi tutta la durata del conflitto. Attacchi e contrattacchi si susseguono con grande dispendio di vite umane. Gli uomini passano le giornate nelle trincee, in attesa che arrivi un qualche ordine di uscire in pattuglia esplorativa o di andare all’attacco; esplosioni, per lo più innocue, si susseguono tutt’attorno quasi come sottofondo sonoro a una infinita tragedia umana.

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TUTTO PER BENE, di Luigi Pirandello

venerdì 16 novembre 2012

 

Lavoro drammatico del 1919-20 scritto per l’interpretazione di Ruggero Ruggeri. La trama deriva dalla novella omonima scritta nel 1906 (Novelle per un anno, raccolta “La vita nuda”). La prima rappresentazione si ebbe a Roma, al teatro Quirino il 2 marzo 1920. Il protagonista fu appunto Ruggero Ruggeri; altri interpreti furono Amilcare Pettinelli nella parte del Senatore Manfroni, Tilde Telli nella parte di Palma. La rappresentazione fu un notevole successo di pubblico. La critica fu invece più tiepida. Alla fin fine questo dramma risulta essere considerato fra i lavori “minori” di Pirandello. Da notare che Pirandello, per rispondere ad alcune critiche non favorevoli, finse di ricevere dal protagonista una lettera nella quale Martino Lori, affermando di avere assistito allo spettacolo, spiega all’autore gli aspetti più significativi della vicenda e dei suoi sentimenti in essa coinvolti.

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