LA POESIA

 
 
 
 
 
 

Quant’è bella giovinezza,

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Quest’è Bacco e Arïanna,

belli e l’un dell’altro ardenti:

perché ‘l tempo fugge e inganna,

sempre insieme stan contenti.

Queste ninfe e altre genti

sono allegre tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Questi lieti satiretti,

delle ninfe innamorati,

per caverne e per boschetti

han lor posto cento agguati;

or da Bacco riscaldati,

ballon, salton tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro

da lor essere ingannate:

non può fare a Amor riparo,

se non gente rozze e ingrate;

ora insieme mescolate

suonon, canton tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Questa soma, che vien drieto

sopra l’asino, è Sileno:

così vecchio è ebbro e lieto,

già di carne e d’anni pieno;

se non può star ritto, almeno

ride e gode tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Mida vien drieto a costoro:

ciò che tocca, oro diventa.

E che giova aver tesoro,

s’altri poi non si contenta?

Che dolcezza vuoi che senta

chi ha sete tuttavia?

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,

di doman nessun si paschi;

oggi sían, giovani e vecchi,

lieto ognun, femmine e maschi;

Ogni tristo pensier caschi:

facciam festa tuttavia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Donne e giovinetti amanti,

viva Bacco e viva Amore!

Ciascun suoni, balli e canti!

Arda di dolcezza il core!

non fatica, non dolore!

Ciò c’ha a esser, convien sia.

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

 

Lorenzo De Medici “Il Magnifico”  (c.a 1490)

CANZONA DI BACCO

di Lorenzo De’ Medici

Lorenzo De’ Medici, lunedì 9 dicembre 2013

 
 
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