LA POESIA

 
 
 
 
 
 

Con questa lingua nuda e in nessun luogo

né visto mai in piena luce da nessun occhio

se non dai miei guardando i tuoi celesti

io mare chiamerei quel tuo celeste

castello il lume del tuo tacere straniero

e primavera il solco lungo del tuo petto;

guardandoti, nella bufera di me che cresce

sarei falchetto se non tacessi guardandoti

in questa lingua nuda e in nessun luogo.

In nessun luogo amore ma soltanto in questo

l’amore ti direi che è come un cerchio

il sotto e il sopra gemma e radice in rima

e nel chiarore sul filo della tua schiena

grido il chiaro di luna del medesimo chiarore

bellezza sono le mani strette in una treccia

le mie le tue e attorno il braccio della notte

che si apre in luce, fiutandoti, e in bianco

in nessun luogo amore ma soltanto in questo.

In nessun luogo ma qui ti vorrei

cullandoti nel su e giù delle parole

parole fresche come fragole ti darei

che la vita attorno è una tempesta

e io e te mare fermo in mezzo alla tempesta

e mescolando i tuoi coi miei capelli

più tuo, amore, il volto tuo sarebbe

più nome il nome tuo, con tutto il resto straniero

in questa lingua nuda in nessun luogo.

 

 

Pier Luigi Cappello, (da ASSETTO DI VOLO, Dittico, 1999-.2003)

Rondeau

di Pierluigi Cappello

Pier Luigi Cappello, sabato 9 febbraio 2013

 
 
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