I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA, di Ernesto Ferrero

 

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Ferrrero è stato responsabile dell’ufficio stampa della casa editrice Einaudi, e nel suo libro fa una carrellata sui personaggi che hanno diretto o hanno avuto rapporti stretti con la Casa e con l’Editore Giulio Einaudi. Nel libro vengono rievocati gli anni d’oro, in cui l’Einaudi è stata una specie di laboratorio della cultura italiana, promossa attraverso prestigiose collane editoriali.

Emerge una galleria di personaggi, scrittori, critici letterari, studiosi che sono stati punti di riferimento della cultura italiana negli anni Sessanta-Ottanta: da Cesare Pavese a Pasolini, da Gadda a Calvino, da Primo Levi a Natalia Ginzburg, da Bobbio a Vittorini e tanti altri; e, onnipresente, Giulio Einaudi, l’artefice, il motore di tutto.

Ferrero descrive i personaggi così come li ha incontrati: più che un libro potrebbe essere una lunga conversazione, nella quale il lettore ascolta aneddoti, episodi, anche qualche pettegolezzo, e avrebbe voglia, magari, di interrompere il narratore per fargli qualche domanda.

Comunque i personaggi, per quanto solo tracciati, visti e descritti in incontri che non ne esauriscono certo la personalità, appaiono vividi, e il libro si legge con piacere e anche con una certa nostalgia per chi ha vissuto quel periodo e ha ascoltato i suoi richiami culturali, affidati a nomi che ora nella quasi totalità sono scomparsi dalla vita, ma non dalla memoria.

Forse a questa nostalgica rievocazione si deve l’attribuzione del premio Viareggio 2005.

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