Il battesimo di Magdi Allam

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Con squilli di trombe, telefoto, telefilmati, articoli in prima pagina e rulli di tamburo Magdi Allam, dichiarato il più famoso mussulmano d’Italia, il giorno di Pasqua si è fatto battezzare, cresimare, confessare, comunicare dal papa e si dichiara con orgoglio convertito alla fede cristiana.

A nessuno è lecito entrare nelle motivazioni che sorreggono la fede di chicchessia in qualsivoglia religione; e tantomeno nella motivazioni del passaggio da una religione all’altra. Però forse qualche cosa da dire in questo caso c’è. Non certo sul percorso spirituale (si presume che sia un vero percorso) ma sul suo epilogo e sul come è stato presentato pubblicamente.
Nelle religione cui l’Allam (che ha scelto il nome di Cristiano) ha ritenuto di convertirsi, c’è un documento da tutti, cristiani e no, ritenuto un po’ il centro della morale che Cristo ha voluto insegnare agli uomini: ed è il discorso della Montagna (Matteo, cap. 5-7). Sono certo che Cristiano Allam lo abbia letto più volte, e forse anche in parte capito. Ma certamente o si è dimenticato, o ha sottovalutato o non ha affatto capito quello che recitano i versetti 1-6 del cap. 6.
Li riporto:

“Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nelle tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà.”

Ecco: quanto è rimasto di questo passaggio del Discorso della Montagna nell’episodio del battesimo di Magdi Cristiano Allam? Quanto un fatto profondamente spirituale come una conversione è stato usato a fini politici? E, pazienza Magdi Cristiano Allam, la coscienza è sua, e solo suo è il rapporto che ha stabilito o intende stabilire col Padre suo che lo vede nel segreto, ma quanti hanno aderito al, o magari sollecitato l’uso politico della sua conversione? Il papa, questo alfiere di un cristianesimo come verità assoluta, non ha esitato a compiere quanto di meno religioso e più terreno si è materializzato in questa cerimonia; e dietro di lui tutta la corte celeste di una religione che sembra sempre più ignorare gli insegnamenti di Gesù Cristo e sempre più valorizzare il proprio potere.

1 Commento a “Il battesimo di Magdi Allam”

  1. Mariella Canaletti scrive:

    Condivido ogni parola, ahimé

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