“La forma della morte era incredibilmente bella” (Doris Lessing)

Purtroppo 26 settembre 2008 per me è un giorno indimenticabile. Il problema ovviamente è personale, e non credo che interessi nessuno. Ma quel giorno mi si è verificato un particolare che forse vale la pena di essere raccontato.

Quel venerdì nero, (per me) il mio cuore ha deciso di darmi qualche (o forse molto di più di qualche) problema. Sono così stato portato d’urgenza all’ospedale e i medici hanno deciso sulla necessità di farmi la coronarografia. Mentre ero nella camera di preparazione, ricordo di avere fatto un sogno bellissimo. Non ricordo però i particolari. Ricordo solo che ero coinvolto in fatti che davano gioia, e, questo lo ricordo benissimo, ero in attesa di qualche cosa che avrebbe completato la mia felicità. Improvvisamente mi sono sentito svegliare, quasi con raccapriccio, addirittura con irritazione. Mi veniva da chiedere: “ma perché mi avete svegliato? Stavo facendo un sogno così bello!” Mi guardo attorno e vedo medici e infermieri che si agitano preoccupati. Poi il collega, vedendo la mia espressione meravigliata, mi ha semplicemente detto: Canaletti, hai avuto una fibrillazione ventricolare e abbiamo dovuto farti una cardioversione.

Gli ho raccontato del sogno. Sorridendo mi ha detto che questa esperienza non era affatto rara. Anzi, molte persone che hanno avuto un arresto cardiaco hanno sperimentato un simile evenienza.

Successivamente ho raccontato ciò che mi è accaduto ad altri medici e psicologi, e tutti mi hanno confermato che una eventualità di questo genere era abbastanza frequente.

Ha ragione la Doris Lessing?

Naturalmente il mio augurio a chi legge queste poche righe, e magari rimane meravigliato, è quello di non sperimentare sogni di questo genere. Gli basti credere al mio racconto.

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