QUADRI

 
 
 

Nasce a Venezia il 4 aprile 1885 e muore a Ghiffa quasi novantenne nel 1975.

I suoi quadri del periodo iniziale, fino al 1912, rispondono alla logica del divisionismo, per poi evolvere in una forma di astrattismo che si prolunga fino alla fine della guerra mondiale (1919). Subito dopo la guerra si avvicina ai futuristi e firma il Manifesto futurista “Contro tutti i ritorni in pittura”. Nel 1922 si avvicina al gruppo di Margherita Sarfatti, la storica amante di Mussolini, ed è tra i fondatori di “Sette pittori del Novecento” nel quale figurano Mario Sironi, Achille Funi, Anselmo Bucci, Gian Emilio Malerba , Piero Marussig e Ubaldo Oppi. Nel 1924 partecipa con i suoi colleghi (ad eccezione di Oppi) all’esposizione di dipinti nella sala 22 della biennale di Venezia con il dipinto Amore: discorso primo.

Ma già nello stesso anno si allontana dal gruppo e comincia a seguire una strada individuale, approdando a un realismo minuzioso che egli stesso definisce fiammingo e che si esprime soprattutto in natura morte, paesaggi e ritratti.

LEONARDO DUDREVILLE