Archivio di gennaio 2014

IL MALATO IMMAGINARIO, di Molière, 1673

sabato 25 gennaio 2014

Molière

Argan è il malato immaginario. È convinto di essere in continuo pericolo di morire e si affida ai medici, soprattutto al dottore monsieur Purgon e allo speziale monsieur Fleurant, i quali, con rimedi di vario tipo, clisteri, salassi, pastiglie, gocce, etc., e facendosi profumatamente pagare, sostengono di riuscire a tenerlo in vita e ad allontanarne la morte.

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GRANDE MESSE DES MORTS (REQUIEM), di Hector Berlioz, 1837.

sabato 25 gennaio 2014

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Ho riascoltato con attenzione il Requiem di Berlioz eseguito a Parigi nella cattedrale di Notre Dame il 22 gennaio 2014 in memoria di Claudio Abbado. Questa esecuzione era prevista da tempo. La sua dedica alla morte del grande direttore avvenuta due giorni prima si potrebbe considerare una coincidenza. Il concerto è stato introdotto dall’arcivescovo, rettore della Cattedrale, Monsignor Patrick Jaquin, che ha concluso il suo discorso di benvenuto al pubblico, ricordando il grande maestro.

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L’ISOLA – OSTROV, di Pavel Lungin, 2006

giovedì 9 gennaio 2014

Isola-film2006

Bellissimo film russo, che ha partecipato alla mostra di Venezia del 2006 (ultimo film proiettato), purtroppo senza vincere alcuno dei premi principali.
L’inizio: una barca a remi in lontananza lentamente percorre un braccio di mare fra diverse isole che si modellano all’orizzonte. Colori smorti, clima freddo, invernale. Con queste immagini il regista ci richiama a una solitudine che farà da tema a tutto il film.

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DI LÀ DAL FIUME E TRA GLI ALBERI (Across the River and into the Trees), Ernest Hemingway, 1950

lunedì 6 gennaio 2014

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Si tratta del primo romanzo scritto da Hemingway dopo Per chi suona la campana. Sono passati 10 anni dalla stesura del suo capolavoro. L’uscita del romanzo, in verità molto attesa, ha provocato grandi discussioni in seno al mondo della critica e delle persone che si sono occupate della vita e dell’opera di Hemingway. Il romanzo è chiaramente autobiografico nel senso che il protagonista, il colonnello Richard Cantwell, è stato da tutti identificato nello stesso Hemingway, e le vicende narrate sono vicende che notoriamente in grande misura egli stesso ha vissuto, a partire dall’intenso amore che egli in quel periodo, i primi anni Cinquanta, egli ha provato per una contessa veneziana, Adriana Ivancich, che nel libro assume il nome di Renata.

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