Archivio di settembre 2012

LA COLLINA DEL VENTO, di Carmine Abate

sabato 29 settembre 2012

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La protagonista del romanzo è proprio una collina, il Rossarco, un’altura prospiciente Punta Alice, in Calabria. Su quelle coste, sei o sette secoli prima di Cristo, esuli greci approdarono per fondare nuove città. Molte di esse con trascorrere dei secoli scomparvero sotterrate lasciando solo deboli tracce della loro vita. Anche nei pressi di Punta Alice vi fu uno sbarco e venne fondata una città, Krimisa. Così almeno raccontano le leggende. Ma una qualche verità doveva pur esserci se, poco lontano dalla punta, quasi in riva al mare gli scavi misero alla luce i resti di un tempio, il tempio di Apollo Aleo. Dove fosse ubicata la leggendaria città però non fu mai chiarito, nonostante gli scavi effettuati dagli archeologi. Uno di queste possibili ubicazioni era la collina del Rossarco, e proprio su questa collina si svolge la vita e la storia di una generazione di contadini calabresi, gli Arcuri, narrata nel romanzo.

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SALLUSTI E L’ARTICOLO PER CUI È STATO INCRIMINATO E CONDANNATO

giovedì 27 settembre 2012

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Articolo di Alessandro Robecchi

Va bene, pare che tutto il mondo “intellettuale” italiano, con tutto il milieu giornalistico in prima fila, compatto e granitico, sia in grandi ambasce per il rischio che Alessandro Sallusti, oggi direttore de Il Giornale e al tempo dei fatti di Libero, finisca in galera a seguito di una condanna per diffamazione. E’ confortante assistere a una così poderosa levata di scudi contro la restrizione della libertà personale, e dispiace semmai che tanta compattezza non si veda in altre occasioni. Tanta gente va in galera per leggi assurde e ingiuste – come circa tremila persone accusate del bizzarro reato di “clandestinità” – eppure la notizia è Sallusti. Bene, allora vediamola bene, questa notizia, al di là delle sentenze, delle polemiche, dei meccanismi della giustizia. Proviamo insomma ad applicare il vecchio caro concetto del “vero o falso?”

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NON SI SA COME di Luigi Pirandello

martedì 25 settembre 2012

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È l’ultimo lavoro teatrale di Pirandello, se si eccettua I giganti della montagna, rimasto tuttavia incompiuto. È stato scritto nel 1934, lo stesso anno nel quale gli venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura. La prima rappresentazione ebbe una gestazione piuttosto difficile, soprattutto a causa della morte dell’attore cui Pirandello aveva intenzione di affidare la parte del protagonista Romeo Daddi, l’attore austriaco Alessandro Moissi. La prima si sarebbe dovuta rappresentare a Milano, poi a Vienna, ma ciò non avvenne. Andò invece in scena al Teatro Nazionale di Praga il 19 dicembre 1934 (nove giorni dopo la consegna a Stoccolma dell’ambito premio al drammaturgo) con la regia di Karel Dostal, e la parte di Romeo Daddi affidata a Zdĕnek Stĕpánek. La prima rappresentazione italiana ebbe luogo quasi un anno dopo a Roma, al Teatro Argentina, il 13 dicembre 1935 con scene su bozzetti di Cesare Ligini, e la parte di Romeo Daddi interpretata da Ruggero Ruggeri. In quell’occasione le due parti femminili furono affidate ad Andreina Pagnani (Bice) e a Fanny Marchiò (Ginevra).

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Perché alle primarie voterò Bersani.

lunedì 24 settembre 2012

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Premetto, come ho affermato in diverse occasioni, che io non sono un bersaniano. Nel 2009 alle primarie per l’elezione del segretario del partito non votai per lui. Comunque egli fu eletto, e questo per me basta a riconoscergli l’autorità necessaria. Ciò non significa che io condivida tutto quello che dice e che fa. Il diritto di critica appartiene a tutti i militanti e ai seguaci del partito, ed è giusto avvalersene.

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ZABRISKIE POINT (Michelangelo Antonioni, 1970)

sabato 22 settembre 2012

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Come il film precedente, Blow up, anche questo è stato girato in lingua inglese. Il film si svolge in California all’epoca della contestazione studentesca contro una società costruita sull’imperialismo economico e sulla violenza.

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