Archivio di marzo 2014

STORIA DELLA TIGRE E ALTRE STORIE, Dario FO, 1980

domenica 30 marzo 2014

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Si tratta di tre monologhi ripresi nel video distribuito dall’autore. I primi due, Storia della tigre e Il primo miracolo di Gesù Bambino sono rappresentati nelle stessa occasione, probabilmente proprio del 1980, mentre il terzo, Dedalo e Icaro è sicuramente molto anteriore e rappresentato in un’altra occasione.
Tutti e tre i monologhi son preceduti da un prologo in cui Fo spiega le condizioni in cui i monologhi sono nati.

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IL DECAMERON di PierPaolo Pasolini, 1971

giovedì 27 marzo 2014

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È il primo film della Trilogia della vita. Vengono portate sullo schermo 10 novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio. Gli altri film saranno I racconti di Canterbury, tratto dal libro di Geoffrey Chaucer e Il fiore delle mille e una notte tratto dall’omonima raccolta di fiabe.

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VERO ALL’ALBA (True at First Light), di Ernest Hemingway, (postumo, 1999)

mercoledì 26 marzo 2014

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Romanzo postumo e incompiuto di Hemingway, ricuperato dal figlio minore Patrick nel 1998. In questo scritto, nel quale la struttura del romanzo si innesta in una serie di annotazioni di tipo autobiografico, Hemingway torna in Africa per un safari, dopo quello del 1933 con la seconda moglie Pauline descritto in Verdi colline d’Africa. Qui siamo circa venti anni dopo, nel 1953, nel corso del suo secondo e ultimo safari in compagnia della quarta moglie, Mary, sempre nella stessa area di quello precedente, in Kenya al confine con la Tanzania nel distretto di Kajado. Sullo sfondo a sud c’è il Kilimangiaro con la sua forma conica e la vetta coperta di neve, e lateralmente a est la catena della colline Chyulu. Il titolo lo spiega Hemingway nella introduzione: «In Africa, una cosa è vera all’alba e falsa a mezzogiorno, e per questa cosa non si ha più rispetto di quanto se ne abbia per il bel lago dalla perfetta corona d’erba che si è visto oltre la pianura salina cotta dal sole. La mattina abbiamo attraversato quella pianura a piedi e sappiamo che il lago non esiste. Ma ora è là, assolutamente vero, bello e credibile.»

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L’UOMO IN PIÙ, di Paolo Sorrentino (2001)

domenica 9 marzo 2014

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È il primo film di Sorrentino. Ha partecipato alla mostra del Cinema di Venezia del 2001 nella sezione Cinema del Presente, ha partecipato a diversi altri concorsi, ed ha vinto nel 2002 il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente.
Il film prende in considerazione due elementi della società che coinvolgono, stimolano l’entusiasmo e la partecipazione di grandi masse, soprattutto nel mondo dei giovani: il calcio e la musica. Sia nel calcio che nella musica, i portatori del successo ne diventano anche gli artefici e vengono acclamati dagli spettatori. Essi vivono momenti di celebrità che ne coinvolgono il modo di essere, soprattutto influenzano gli obiettivi della loro vita che finiscono per essere non più la realizzazione della loro umanità, ma la loro celebrità.
Nella vita non esiste il pareggio, ci dice Sorrentino all’inizio, parafrasando una frase di Edson Arante do Nascimento, detto Pelé.

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