Archivio di ottobre 2013

PROGETTO POLLINI alla Scala. Primo concerto, 27 ottobre 2013

martedì 29 ottobre 2013

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Di ritorno dall’avere assistito alla Scala al primo concerto del Progetto Pollini, le “Sonate di Beethoven e la musica del nostro tempo”.
Il programma:
La prima parte prevedeva 3 sonate di Beethoven, quella in do magg. Op. 53 (Waldestein), quella in fa magg. op. 54 e quella in fa min. op. 57 (Appassionata) suonate da Pollini. Nella seconda parte, relativa alla musica del nostro tempo, il programma prevedeva una composizione di Pierre Boulez, “sur Incises” per tre pianoforti, tre arpe e tre complessi di strumenti a percussione. L’esecuzione era affidata all’Ensemble Interconteporain, diretta da Matthias Pintscher, direttore musicale dell’Ensemble. Secondo il programmi avrebbe dovuto dirigere lo stesso Pierre Boulez, che tuttavia, per ragioni di salute ha dovuto fare forfait.
La sala del teatro era affollata, e tale è rimasta anche nella seconda parte, quella della musica contemporanea.

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LA PELLE CHE ABITO, di Pedro Almodóvar, 2006

sabato 5 ottobre 2013

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La trama di questo film intreccia fra loro generi differenti: thriller, fantascienza, dramma e forse addirittura horror.
Un chirurgo di grande fama, abilità e ricchezza (Robert, interpretato da Antonio Banderas) piange la morte della moglie, avvenuta per un incidente stradale. L’ incidente è stato provocato nel corso della fuga di questa con l’amante (Zeca, interpretato da Roberto Álamo), personaggio ambiguo.

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IL VANGELO SECONDO MATTEO, di PierPaolo Pasolini, 1964

sabato 5 ottobre 2013

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Dopo i drammatici eventi de La ricotta, l’ interpretazione pasoliniana del Vangelo secondo Matteo mi sembra l’evoluzione necessaria. Là il racconto della Passione era fatto in termini satirici, anche se poneva come punti cardine del filmato la rappresentazione dal vivo di due bellissimi quadri del rinascimento italiano che ritraggono la deposizione (Rosso Fiorentino e Pontorno). Il discorso sul quale il filmato si conclude è che, nella realtà la vittima, dalla figura sacra del Cristo, si materializza nel povero cristo (è proprio il caso di dirlo) che interpreta il ladrone “buono” e che si salva dal morire di fame per morire poi di indigestione, aiutato dagli irridenti amici e colleghi.

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