Archivio di giugno 2008

DIARIO DI UNO SCANDALO, di Richard Eyre, 2006

lunedì 30 giugno 2008

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In una scuola media di un quartiere degradato di Londra, arriva una nuova insegnante (Sheba, interpretata da Cate Blanchett). Giovane, carina, trova difficile mantenere la disciplina in una classe di ragazzini che sull’insegnante hanno molto da dire e da scherzare. In suo aiuto giunge una insegnante (Barbara, interpretata da Judi Dench) molto più avanti negli anni. Quest’ultima ha un aspetto arcigno, che si fa rispettare; ma si rivela anche molto scettica sulle possibilità di migliorare una popolazione studentesche che considera destinata solo a lavori manuali e comunque subordinati; in questo si trova agli antipodi di un preside che crede nel proprio lavoro, sia pure con tutte le difficoltà.
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ASYLUM – Follia, di David McKenzie –2005

giovedì 26 giugno 2008

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Film tratto da un libro di Patrick Mc Grath che mi è stato ripetutamente consigliato, e che non ho letto. Il film narra di una passione violenta nata fra la moglie di un medico di un manicomio inglese, Stella, e un paziente, Charlie Raphael, uno scultore travolto dalla malattia. Il vero protagonista è comunque Peter, un collega del marito, animo meschino, che ha in “cura” Charlie, interpretato da Ian McKellen lo straordinario interprete shakespeariano.
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LA TRAVIATA alla Scala

martedì 24 giugno 2008

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In questa stagione il turno di abbonamento C alla Scala (che poi è il mio) ha avuto qualche problema. Prima c’è stata la defezione del Tristan a causa di uno sciopero (fatto per un sol giorno e proprio in quello). Ora, un’opera prevista dal cartellone, l’Andrea Chenier, non viene rappresentata e sostituita per gli abbonati da La traviata. Infine il tempo intercorso fra la rappresentazione di Il giocatore e La Traviata per il mio turno d’abbonamento è stato di soli 4 giorni.
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IL GIOCATORE di Sergej Prokof’ev alla Scala

lunedì 23 giugno 2008

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Come già avevo osservato nei miei commenti a 184, l’opera di Lorin Maazel recentemente rappresentata alla Scala, anche ne Il giocatore, l’opera di Prokof’ev che ho visto giovedì scorso, sempre alla Scala, è opportuno partire dalla fonte ispiratrice, il romanzo omonimo di Dostoevskij. Il libretto dell’opera, dello stesso Prokof’ev, ricostruisce fedelmente tutta la prima parte del romanzo, cioè quella che descrive l’ambiente del Grand Hotel di Rulettenburg, gli intrighi fra gli squallidi personaggi che lo abitano, l’attesa di un’eredità che non arriva, l’amore senile del Generale per la demimondaine Blanche, gli imbrogli del cosiddetto Marchese, la frustrata passione di Aleksej per Polina figliastra del generale, l’ambiguo rapporto che lega Polina al Marchese, etc.

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IL GIOCATORE (Игрок), di Fëdor Michajlovič Dostoevskij, 1866

domenica 22 giugno 2008

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Occasione per la rilettura del romanzo è stata la rappresentazione dell’opera di Prokof’ev alla Scala. Già l’ambientazione della vicenda, nell’immaginaria città tedesca di Rulettenburg, dà la chiave di lettura del romanzo: il gioco d’azzardo e la passione che investe molte delle persone che vi si avventurano.
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